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Lega B e Amore e Libertà Onlus insieme per la campagna “Salva un bambino”

Immagina un mondo in cui tutti i bambini hanno una mamma e un papà che li amano, possono studiare e vivere un’infanzia felice. Insieme possiamo accogliere tanti bambini e ragazzi in difficoltà e dare loro una famiglia che li ama, la possibilità di andare a scuola e costruirsi un futuro.

La Lega B, da sempre attenta alle tematiche sociali, ha scelto di sostenere Amore e Libertà Onlus che dal 1988 accoglie bambini e ragazzi soli, poveri, che hanno subito violenze o abusi, cercando di donare loro l’amore e l’affetto di una famiglia. Ogni giorno questa Comunità s’impegna per creare nuove opportunità di formazione e lavoro per restituire dignità e speranza e perché tutti i bambini possano andare a scuola e realizzare i propri sogni. In tutti i campi della Serie BKT, nell’8a giornata, all’ingresso dei giocatori uno striscione a centrocampo sensibilizzerà tutti i tifosi e non solo loro a sostenere il progetto. La campagna sarà inoltre promossa con un video trasmesso sui maxischermi e con un messaggio audio letto dallo speaker in ogni campo.

“Il diritto allo studio va tutelato e garantito a tutti per formare uomini liberi. La cultura accresce non solo il patrimonio di conoscenze di ogni essere umano ma rende l’individuo autonomo.
Ringrazio la onlus ‘Amore e Libertà’ per averci fatto conoscere questo progetto e averci dato la possibilità di sostenerlo proprio in concomitanza con la 93a giornata missionaria mondiale” dice il presidente della Lega B, Mauro Balata.

Si può sostenere la campagna SALVA UN BAMBINO chiamando da rete fissa il 45589 o inviando un SMS da cellulare al 45589 per garantire a sempre più bambini e ragazzi l’affetto di una famiglia, la possibilità di studiare e la speranza di un futuro migliore.

Il progetto vuole dare sostegno a 900 bambini e ragazzi privi del sostegno familiare, attraverso interventi mirati di accoglienza, formazione scolastica e supporto sociale, a Impruneta (FI), nel centro di accoglienza per bambini e ragazzi italiani e stranieri privi del sostegno familiare, e a Kinshasa nel quartiere di Masina III e a Kimpoko, nella Rep. Dem. del Congo. I ragazzi accolti in Italia e in Congo sono vittime di abbandono, di estrema povertà, di mancanza di un sostegno familiare e genitoriale: il progetto cerca di offrire loro un’accoglienza familiare e la possibilità di studiare, costruendo insieme prospettive concrete di autonomia per un futuro dignitoso.

DONA AL 45589 – chiama da rete fissa o invia un sms – SOSTIENI.AMORELIBERTA.ORG

CONGO

Nella Repubblica Democratica del Congo si consuma una delle più gravi crisi umanitarie al mondo che ha causato dal 1998 ad oggi oltre 5 milioni di morti. Di questi oltre la metà sono bambini. La quasi totalità della popolazione congolese non ha accesso all’assistenza sociale, sanitaria, all’istruzione, all’acqua potabile, al cibo: non a caso il 70 % della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà.

Le prime vittime di tutto questo sono i bambini, secondo i dati Unicef, 1,7 milioni di soffrono di malnutrizione acuta e 6 milioni hanno un ritardo della crescita. Ogni giorno sono oltre 600 i bambini che muoiono a causa di malnutrizione, malattia o violenze. Questo dato è ulteriormente aggravato dallo scoppio dell’epidemia di Ebola, la più grave nella storia del paese, dal 1976, anno in cui venne scoperto il primo focolaio.

La situazione politica attuale è molto incerta: i risultati delle recenti elezioni politiche, tuttora in corso in alcune regioni del Paese, suscitano molti dubbi e perplessità. Risultati arrivati con un preoccupante ritardo e dopo un blocco delle comunicazioni via internet ancora in corso, che ad alcuni era sembrato il preludio di un colpo di stato. I nostri missionari, situati all’estrema periferia della capitale Kinshasa, ci raccontano di un clima molto teso, mitigato dall’intervento di Vescovi e Parroci che richiamano la popolazione, per la maggioranza cristiana, a mantenere la calma. Tuttavia, i vescovi constatano che i risultati pubblicati dalla CENI (Commissione elettorale nazionale indipendente) non corrispondono ai dati raccolti ai seggi dalla loro Missione di osservazione elettorale.

Chi è Amore e Libertà Onlus

In un quartiere poverissimo di Kinshasa, Masina III, dove vivono oltre 74.000 persone in condizioni di estrema povertà, nel 1997 nasce la Missione Amore e Libertà. L’obiettivo è salvare i bambini di strada, dando loro una famiglia che li ama, la possibilità di andare a scuola e costruirsi un futuro. Ad oggi la missione ha accolto nelle due case di Kinshasa oltre 80 ragazzi. Tuttavia, nonostante Masina III fosse un quartiere grandissimo non era presente nessuna scuola, per questo nel 1997 si decide di aprire la piccola aula che frequentavano i ragazzi accolti a tutti i bambini, nasce così l’École de la Liberté.

Le richieste di aiuto erano così tante che la scuola è cresciuta rapidamente e oggi accoglie più di 900 alunni e conta 29 classi dalla materna fino alla secondaria, oltre a laboratori di scienze, tecnologia, una biblioteca e un’aula magna. Non solo accoglienza e studio ma anche formazione. A pochi chilometri dalla Missione di Kinshasa, a Kimpoko, è stato avviato un progetto agricolo e di allevamento per assistere le persone povere e formare persone qualificate in grado di inserirsi nel mondo del lavoro e avviare attività autonome. Nel 2018 sono stati oltre 74.000 i beneficiari indiretti dei progetti e 160 i bambini che hanno ricevuto supporto concreto attraverso le adozioni a distanza.

PROGETTO SOSTENUTO

Il progetto vuole dare sostegno a 900 bambini e ragazzi privi del sostegno familiare, attraverso interventi mirati di accoglienza, formazione scolastica e supporto sociale, a Impruneta (FI) nel centro di accoglienza per bambini e ragazzi italiani e stranieri privi del sostegno familiare, e a Kinshasa nel quartiere di Masina III e a Kimpoko, nella Rep. Dem. del Congo. I ragazzi accolti in Italia e in Congo sono vittime di abbandono, di estrema povertà, di mancanza di un sostegno familiare e genitoriale: il progetto cerca di offrire loro un’accoglienza familiare e la possibilità di studiare, costruendo insieme prospettive concrete di autonomia per un futuro dignitoso.

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